"E quando tu desideri qualcosa, tutto l'Universo cospira affinchè tu realizzi il tuo desiderio"
Paulo Coelho - L’Alchimista
Ed eccomi qui, nuovamente su un lettino di ospedale in attesa dell'ennesimo intervento...
Tra paure e desideri, tra dolori e gioie, tra sogni e realtà...
In questo momento mi sento in una strana condizione, come se fossi in purgatorio...
E si, secondo me le attese sono il purgatorio...
L'attesa di un esito, l'attesa di un intervento, l'attesa di veder riaprire gli occhi delle persone care...
Le paure e le ansie stanotte non mancano, anche se devo dire la verità, sono stata peggio nei giorni precedenti, ma da quando ho saputo la data dell'intervento sono stata meglio, mi sono calmata.
Questo purgatorio non è poi così male, ti permette di riflettere di più sulla vita, su ciò che desideri realmente, su cosa vuoi costruire, su come è giusto comportarsi.
Stando in purgatorio hai la possibilità di vedere le anime buone, quelle che ti stanno accanto e che pur di sostenerti si buttano anche loro a capofitto nel purgatorio... Alcuni forse soffrono ed hanno più paura di me, penso alla mia famiglia e agli amici più cari, io invece non ho tanta paura, confido nella volontà divina e sento i miei nonnini sempre vicini. Sicuramente domani lungo questo tragitto non sarò sola, e magari sotto anestesia, tra la lucidità ed il sogno, riuscirò a vederli...
Questo intervento rispetto agli altri (colon e fegato) è più leggero, ma quando si deve subire un intervento in cui ti riapriranno lo stomaco, un intervento in cui subirai un'anestesia totale, un intervento in cui devi rinunciare ad una parte del tuo corpo, nulla è semplice!
L'asportazione di una parte di te è sempre un lutto e va gestito, va elaborato, e di certo è un percorso che non si può fare da soli e per questo ringrazio la dott.ssa Cuttaia (Psicoterapeuta) e tutte le mie amiche/colleghe di patologia che mi aiutano e sostengono.
Le persone mi domandano come faccio ad essere così, ad accettare e riuscire ad andare avanti.
La mia risposta è una sola: I love life
Quando ti dicono che devono asportarti una parte del tuo corpo, che devi sottoporti a lunghi e pesanti trattamenti farmacologici e non, quando ti dicono che la tua vita cambierà, l'unica cosa da fare è mettere tutto su una bilancia, almeno io faccio così.
Ho messo su un piatto della bilancia le parti che mi devono asportare e sull'altro la vita...
Indovinate quale ha più peso?
Ovviamente la vita, e siccome non ho intenzione di piangermi addosso, buttarmi su un letto e far vincere la bestia, io combatto e sorridendo continuo a vivere...
Perché nonostante tutto, nonostante le sofferenze, le privazioni, la croce da portare, la nostra vita è unica e va vissuta a pieno, tra gioie e dolori.
E poi, senza la sofferenza, senza il male, non potremmo accorgerci del bene!!!
Grazie a tutte le persone che mi sostengono, che mi pensano e pregano per me.
Grazie a chi mi sta accanto fisicamente, chi con un messaggio, un'email, un pensiero... Grazie mille a tutti voi.
Spero che stanotte l'universo mi ascolterà e che possa aiutarmi a realizzare il mio sogno..
I <3 life